Workshop Land

 Proposte per l' innovazione

 Come e perché  la periferia del mondo dovrebbe divenire storia


 

Mercato di Chichicastenango, Guatemala.
Mercato di Bouakè in Costa D' avorio, Africa.
Su questi 3 mercati mi ero concentrata particolarmente, per le innumerevoli immagini provenienti dal web. Colori, odori, sensazioni tattili che mi sembrava di sentire guardando le immagini di questi mercatini poveri del mondo.
Questo trasporto era lo stesso che avevo...

Sogni in Periferia
 
Nelle remote periferie di un piccolo paesino di una regione molto remota viveva la famiglia Pinetto.
Casa Pinetto era vuota, non c' era luce, non si sognava.
I due figli della coppia, Piero e Marisole vagavano ogni giorno per le strade desolate per non viverla più del necessario.
Un giorno, durante le loro scorribande, giunsero ad un cumulo di copertoni buttati all'argine della strada.
Al di là di quelli, non l'infinito ma una piccola discarica abusiva in prossimità di un rivolo di acque reflue.
Nell'aria un odore nauseabondo si era diffuso, trasportato da una brezzolina inopportuna e i due bambini guardavano perplessi lo scenario desolante attorno a loro. 
Ma sentirono delle voci... sul sottofondo del tetro fischio del vento tra insenature di gomma e cemento armato, ecco apparire una banda di piccoli abitanti del quartiere. Era lì la loro base, lo scheletro grigio e spoglio di un caseggiato abbandonato. Sul capo bandane, tra le mani pezzi di tubature idrauliche raccolte nella piazzola antistante il caseggiato.
Potevano rimediarsi più o meno di tutto e giocare alla guerra sulle note grigie di una tetra giornata di Aprile, e, come piccoli guerrieri di una saga post apocalittica, avrebbero compiuto imprese eroiche con raggi laser in plastica e spade a led.
 
< Voi chi siete, che volete, siete nella nostra zona!> esclamò il piccolo leader della banda.
 
< Siamo bambini anche noi, vogliamo giocare..> rispose la piccola Marisole.
 
< Bene, vi unirete a noi, io sarò il vostro capo> piccolo leader si batté il petto con la mano.
Così cominciò un episodio davvero fantastico della saga in atto.
La loro fantasia trasformò il caseggiato in una base di ricognizione, il torrente di reflui nell'argine di una diga costruita dalla banda, la discarica in un' area verde in cui impiantare le postazioni dei soldatini. E tutto il piazzale antistante in un'area giochi sconfinata, dove Marisole coltivò, con le bimbe del gruppo, un piccolo giardino segreto e dove Piero costruì la sua prima vera auto-spaziale.
Era nata la speranza per la famiglia Pinetto e con la loro anche quella delle famiglie degli altri bambini.
Col tempo il caseggiato dismesso venne trasformato in un Laboratorio Civico, il canale venne sanato, il verde ripristinato e nacque un orto-giardino davvero rigoglioso dove Piero e Marisole amavano portare i loro bambini nelle belle giornate di Aprile.
Lasciamo spazio all'allegria e ai sogni, al bambino che abbiamo dentro. Ripristiniamo la vera condivisione!!!
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