Colonia da sempre

13.06.2022
Entrando al Parco Skolacium, da subito imponenti appaiono i resti di Santa Maria della Roccella. La prima difficoltà, leggendo i pannelli, é capire come mai una basilica risalente al 1093, primo medioevo, sia sorta in prossimità di un insediamento storico giá allora in fase decadente da circa 9 secoli. Capire perché vi sarebbe dovuto sorgere 

perfino un monastero basiliano mai nato e come l' architettura moderna ne abbia, in qualche modo, cagionato la struttura. La spiegazione potrebbe risiedere nel fatto che gli insediamenti medievali, nati quasi tutti intorno a chiese, basiliche e monasteri abbiano avuto una continuità, seppure lenta, con le precedenti epoche imperiali, restando colonie romane questa volta non in nome del Dio-Imperator ma del Dio cristiano, la cui opera, testimoniata dal Cristo vivente, si costituí dapprima come insediamento monastico.
Andando avanti i magnificenti resti di skilletion e scolacium, rispettivamente insediamento greco e romano, ci danno l' idea di come potesse essere strutturata l'urbanizzazione colonica dal IV sec. ac al I sec dc, ovvero fino all' ultima pericolante era dell ' impero romano, quello bizantino. Dunque dai generali greci ai governatori romani di Costantino, i 300 anni di colonizzazione, " educano" i brettii, ovvero i calabresi autoctoni, ad essere dei coloni e cosí sarà anche con i successivi decentramenti comunali e le successive influenze spagnole e francesi ( normanne). Invariata rimase la situazione con la nascita del Regno di Napoli e la conseguente spartizione dei possedimenti feudali tra i signorotti locali.
Arriviamo al Marchesato in un baleno...Marchesato che trova le sue vere origini civili proprio in Skilletion, Caulonia, Terina, Kroton  e tutti gli insediamenti Magno-Greci che civilizzarono le originarie tribù dei Bruzi di Calabria.
Da sempre colonia, da sempre pascolo per il signorotto di turno.
La nascita delle ' ndrine ed il suo consolidamento come anti-stato nel Regno d' Italia, istituisce informalmente, un governo territoriale subalterno creando a tratti, forti collegamenti con le istituzioni centrali. Tutto conferisce alla tribù Brezia un' aria da protettorato moderno, non legale, ma abbastanza legato alla politica moderna, da renderlo quasi parte dello Stato Italia. La Calabria attende sempre, da brava colonia, di liberarsi come la scozia dall' Inghilterra, dal suo ruolo di protettorato e di crescere libera sia dallo Stato oppressore che dal volgare Antistato. La Calabria vorrebbe essere, come le altre regioni dello Stato civile, parte di una Repubblica Democratica e parte di una grande Nazione che da sempre commemora grandi personalità a capo di grandi opere.
 

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