Grandi strategie per piccoli coltivatori-Il quartiere degli orti irrigui

08.01.2022

0Il Green New Deal, piano europeo per un nuovo sviluppo sostenibile, punta tutto sulle strategie avanguardiste relative alle fonti di energia pulita,

industrializzazione e città sostenibili, azioni per il clima e la comunità.

Quando ho presentato il mio piccolo sito naturacircolare.com al Ministero, per la pubblicazione su una piattaforma specifica per strategie verdi in Europa, ho avuto una risposta secca : non hai agenti sociali qualificati ed utili a diffondere la tua idea!

Con rammarico ho continuato lo stesso il mio esperimento di coltura in latta con terriccio speciale, realizzando una piantina di pomodoro Belmonte speciale, forse la più produttiva e la più alta del mondo. Inoltre ho recuperato una latta d' olio della capienza di 25 L, applicandole dei manici in filo gommato e dei fori sul fondo per il drenaggio.

La piantina del Re è morta con difficoltà alle porte dell'autunno, volendo ancora comunicare qualcosa: Ritornerò.

Non sarà tanto...ma la strategia si è rivelata utile, proficua per me e per una famiglia diciamo "allargata" che conta circa una ventina di persone.

Come faremo noi piccoli ad agganciare le grandi strategie se siamo troppo piccoli per i grandi e già un tantino grandi per non essere del tutto invisibili agli occhi del mondo? Avremo anche noi una possibilità? Il coltivatore minimo o anche l'ortolano esperiente potrà essere anche lui protagonista di una piccola strategia di sviluppo?improbabile...a meno che non si adoperi autonomamente per sfondare la parete di cristallo della classe sociale, quella
( richiamando il soffitto di cristallo relativo alle questioni di genere) attraverso la quale vediamo, sentiamo e conosciamo le grandi tematiche ma dalla quale nessuno si affaccia perché le facce che vede sono quelle di moltitudini di sconosciuti. 

<Guardate> grido, <dietro di me ci sono gli ortolani di Marina di Bruni, un quartiere di Botricello nel catanzarese, hanno tutti un orticello, un aia o dei piccoli giardini ricchi di roselline colorate, piante grasse e belle di notte, si potrebbe partecipare ?>.
Ma nessuno risponde, neanche la gente.

Forse non gliene frega niente di niente a nessuno perché sanno tutti bene, tranne me, che chi si trova al di quà della parete di cristallo viene ignorato, spesso deriso per essere incapace di sostenere tesi e diritti sociali.

Ma forse loro stessi, vittima di scoraggiamento non sanno che anche Noi potremmo essere nel Green New Deal...ad esempio utilizzando la formula del Farm to Fork, dal produttore al consumatore, per preservare la biodiversità, tutelare la salute, espandere il mercato a ristoranti e mense scolastiche, ridefinire le capacità del sistema irriguo, far rinascere il quartiere dal dimenticatoio e promuoverlo come Quartiere degli orti irrigui, proprio come vorrebbe la grande strategia del Green New Deal

https://ec.europa.eu/info/strategy/priorities-2019-2024/european-green-deal/actions-being-taken-eu/farm-fork_it

O magari, come promuovo autonomamente, farlo riconoscere come Quartiere-Laboratorio dove ogni giorno vengono svolte attività sia maschili che femminili vicine alla tradizione artigiana, dalla panificazione alla lavorazione del legno, dal cucito alla produzione di mirtillino e limoncello,

dall'equitazione all'allevamento di ovini.

Auguro a tutti voi di trovare la piccola strategia che meglio si adatti al vostro habitat naturale e che mai nessuno possa ignorare il vostro grido silenzioso.


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